Il Grande Cocomero
Associazione di Volontariato per la Ricerca e la Cura nel
campo della Psichiatria dell’Età Evolutiva
l’idea di partenza
C’è un luogo speciale a via dei Sabelli 88/a, nel quartiere di S.
Lorenzo di Roma, dietro un vecchio portone sul quale campeggia una grossa
zucca un po’ scrostata e contornata da bambini. Forse non è ancora
sufficientemente visibile dall’esterno, ma ad intervalli di tempo - che so,
a carnevale, halloween, all’inizio della primavera… - presenze ragazzine
quasi si materializzano, si sprigionano da esso, con colori, giochi,
maschere, voci, voglia di esserci, presenze che animano e colorano in un
blitz travolgente le strade del quartiere.
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Ma che cosa c'è sotto?
C’è parecchio lavoro: il caparbio e fedele lavoro di un gruppo di operatori volontari adulti che perseguono da ormai quasi dieci, e tra alterne vicende, un progetto per la creazione di un centro di aggregazione giovanile ‘protetto’. Un progetto che a tutt’oggi va ancora definendosi nelle sue complesse linee e dinamiche.
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era partito da lontano, il progetto
Dalla ‘concretissima utopia’ di Marco Lombardo Radice, neuropsichiatra infantile che credeva in un diverso spessore di impegno - più che professionale, umano - per la cura di tutti quei bambini e ragazzi che si trovano in difficoltà nel guadare le acque turbolente del crescere e divenire grandi. Dagli stessi ‘ragazzi di Marco’, che lo hanno conosciuto e amato, in tutte le proprie vorticose contraddizioni. Da tante altre persone in cammino, i volontari aggregati poco per volta al progetto che prendeva forma, chi operante nel settore della neuropsichiatria infantile, chi dell’animazione sociale, della psicologia, della riabilitazione, delle pratiche della solidarietà; e chi cittadino attivo, semplicemente, a proprio titolo personale, con la propria voglia di impegnarsi e di ritrovarsi con altri, riconoscendosi nel sogno e nella concretezza di un progetto che ciascuno rappresenta a suo modo….
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